Zora Neale Hurston

Zora Neale Hurston, antropologa e scrittrice, anni 60 Il collegio di Jacksonville mi ha fatto rendere conto di essere una ragazza di colore Proveniente da una famiglia non benestante, dovette fare la cameriera per racimolare il denaro sufficiente per potersi permettere di studiare. Impiegò anni e, quando giunse il tempo,  per potere entrare alle scuole […]

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Vivian Maier

Vivian Maier, fotografa, dagli anni venti ai primi del duemila Ho fotografato i vostri momenti di eternità, affinché non andassero perduti pare abbia detto, non si sa quando, non si sa a chi. Io sono un diario segreto Credo che avrebbe detto se avesse deciso di parlare di sé. Ma non lo ha fatto. Chi

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Elina Brotherus

Elina Brotherus, fotografa, anni 80 Ho trasferito il dolore in un bellissimo oggetto che può essere ammirato con distacco, e questo mi consola un po’. È come se l’arte legittimasse il dolore. Molti di noi artisti facciamo un uso indecente della infelicità convertendola a fondamento della propria arte. Finlandese, combatte per anni contro la sua

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Camille Claudel

Camille Claudel, scultrice, tra ottocento e novecento C’è sempre qualcosa di assente che mi tormenta In quanto donna non poteva studiare alle Belle Arti, quindi lo fa presso lo studio dello scultore Rodin.  Diventano una coppia nella vita ma, dopo anni di unione e lavori eseguiti insieme, lui la lascia. Da lì in poi lei

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Kate Kollowitz

Kate Kollowitz, scultrice, metà novecento Il pacifismo non è un tranquillo stare a guardare ma lavoro, duro lavoro Cresce con le poesie di Freiligrath che suo padre le leggeva al posto delle favole. Inizia con litografie e acqueforti di tale livello che molti artisti la indicarono per farle ottenere una onorificenza, ma l’Imperatore si rifiutò

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Louise Bourgeois

Louise Bourgeois, scultrice, dal novecento al duemila Non è una immagine che cerco, non una idea, è l’emozione di volere Ha trascorso la sua vita solitaria cercando nella scultura la sopravvivenza alla sua infanzia traumatica. Ho bisogno delle mie memorie, diceva, sono i miei documenti, li sorveglio con cura e ne sono immensamente gelosa. Inizia

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Emmy Noether

Emmy Noether, matematica, fine ottocento primi novecento Le esperienze più belle sono legate allo sviluppo del proprio individuale E’ stata forse la matematica più importante di tutti i tempi, Einstein la definì un autentico genio, e sul lavoro di questo genio ancora oggi si basa la matematica moderna. Fu la prima donna a tenere una

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Florence Nightingale

Florence Nightingale, infermiera, fine ottocento, inizi novecento Mi chiamano la signora della lampada, veglio anche di notte Ebbe un padre che la fece istruire ma una madre che ne ostacolava il percorso, la voleva borghesemente maritata. Per tutta risposta Florence decise di diventare infermiera, sua madre non la perdonò mai. Grazie all’aiuto economico di una

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