Zora Neale Hurston, antropologa e scrittrice, anni 60
Il collegio di Jacksonville mi ha fatto rendere conto di essere una ragazza di colore
Proveniente da una famiglia non benestante, dovette fare la cameriera per racimolare il denaro sufficiente per potersi permettere di studiare. Impiegò anni e, quando giunse il tempo, per potere entrare alle scuole superiori dichiarò di avere dieci anni di meno. Studiò molto, tanto da meritare una borsa di studio con la quale riuscì a laurearsi in antropologia, l’unica nera ad aver conseguito una laurea li, in Alabama. Viaggiando per studiare e conoscere le storie dei popoli, concentrandosi su quelli dell’America del Sud, diede inizio ad una prolifica produzione di narrativa, culminata con il suo capolavoro – I loro occhi guardavano Dio –
Grazie alle sue esperienze, scrisse molto anche per evidenziare le differenze razziali che in tante nazioni esistevano, culminate spesso in ingiustizie e razzismo. Scatenò quindi molta rabbia, chi non condivideva il suo pensiero le dichiarò guerra.
Fu così che iniziarono critiche letterarie negative ai suoi scritti, politici che la attaccavano, arrivando alla calunnia, fu accusata di aver molestato un minorenne. Nonostante fosse stata subito scagionata da questa infame accusa perché nei giorni del cosiddetto reato lei era in Honduras, lo scandalo la colpì senza pietà. Lentamente tutti si allontanarono, nessuno più voleva pubblicare i suoi scritti, quindi non ebbe più i mezzi per viaggiare e continuare i suoi studi. Riuscì per poco tempo a sopravvivere tenendo ripetizioni a casa ma poi finirono anche quelle, si ridusse a fare di nuovo la cameriera per poter sopravvivere.
Alla morte venne sepolta in una tomba senza nome.
A distanza di tredici anni due scrittrice afroamericane trovarono una tomba nel cimitero in cui sapevano era stata seppellita la Hurston. Fecero incidere su quella lapide – A genius of the South – per dimostrare che, idealmente, da quelle parti c‘era lei. Adesso in quasi tutti i college americani, almeno una volta, gli studenti leggono qualcosa scritto da Zora Neale Hurston.