Florence Nightingale, infermiera, fine ottocento, inizi novecento
Mi chiamano la signora della lampada, veglio anche di notte
Ebbe un padre che la fece istruire ma una madre che ne ostacolava il percorso, la voleva borghesemente maritata. Per tutta risposta Florence decise di diventare infermiera, sua madre non la perdonò mai. Grazie all’aiuto economico di una zia, acquistò un fatiscente stabile che utilizzò come ricovero per donne povere. Intorno a lei si unirono altre donne di pari intenti che formarono squadra anche nel partire per i vari fronti di guerra. Nonostante la precarietà dei luoghi, Florence si battè per l’igiene che lei considerava una forte componente di guarigione. I suoi nuovi metodi, la sua instancabilità e le sue capacità scatenarono l’invidia di tanti medici, lei reagiva presentando ovunque relazioni che denunciavano la scarsa igiene sanitaria con cui si lavorava in molte nazioni europee, arrivando a scrivere la bellezza di 15.000 lettere denuncia a politici e giornalisti. Ciò nonostante le impedivano sempre di partecipare a commissioni ministeriali sanitarie, in quanto donna. Ancora una volta reagisce, coinvolge donne benestanti affinchè la aiutino senza retribuzione, e ci riesce. Nasce così quella che un giorno sarà denominata la Croce Rossa. Ma c’è qualcuno che al nome famosissimo della Croce Rossa associa quello di Florence Nightingale? Credo di no. A parte le crocerossine.