Marie Benoist, pittrice, era napoleonica.
L’arte, manifesto di libertà
Fu ferocemente criticata nella sua arte a causa del codice civile redatto da Napoleone che dichiarava la incapacità delle donne, tale da dover vivere sotto tutela di un uomo, padre o fratello o marito. Da qui la tanto famosa quanto indegna frase – agli uomini la creazione, alle donne la procreazione –
La Benoist, quasi a dispetto, dipinse il ritratto di una donna nera, e la cosa fu molto criticata. Ciò nonostante ebbe il suo periodo di fama, parte della buona società si fece ritrarre da lei. Non durò molto. Sposatasi con un uomo che fu nominato membro del Consiglio di Stato fu costretta a rinunciare alla pittura. Credo che non avrebbe mai immaginato che un giorno questo tanto contestato ritratto sarebbe stato esposto al Louvre.
Ma, chi lo osserva, della sua firma non ne conosce nulla. O quasi.